Presentazione libro “Lilith vs. Eva. La donna. Tra mito, storia e simboli”

Sabato 21 Dicembre alle ore 18,00 presso l’Abbazia Benedettina del Santo Salvatore di San Salvatore Telesino (BN) si terrà la presentazione del nuovo libro di Patrizia Bove “Lilith vs. Eva. La donna. Tra mito, storia e simboli” (Kinetès Edizioni).
Il libro, un saggio narrativo, comprende venti biografie di donne, tra mito e storia. I ritratti di donna sono presentati secondo le tipologie femminili di Lilith ed Eva, due figure primordiali che rimandano a due diverse interpretazioni dell’essere donna. Lilith è l’archetipo della donna indipendente, consapevole, determinata, che si pone in maniera paritaria nei confronti dell’uomo. Eva invece rappresenta l’archetipo della donna che si presenta un passo indietro al suo uomo, conformandosi al ruolo che le è stato assegnato alla creazione.
L’Autrice, nel prologo narrativo del libro, immagina un incontro tra le due donne che, in realtà, sia nelle Sacre Scritture che nei miti, non è mai avvenuto. Un incontro che sia un punto di partenza per un’alleanza che serva ad eliminare quell’antagonismo ancestrale che vede contrapposte i due archetipi del femminile e che porti ad una “sorellanza” di intenti e di obiettivi.
“Conoscere la storia di donne di valore, che sono esempi positivi di emancipazione anche quando sono vittime di pregiudizi e di soprusi, può aiutare le donne ad avere maggiore consapevolezza delle loro qualità e può servire agli uomini per favorire atteggiamenti di maggiore rispetto nei loro confronti. Conoscenza e rispetto, infatti, sono elementi necessari alla costruzione di un rapporto uomo-donna paritario.” – sottolinea Patrizia Bove.
Le biografie delle venti donne raccontate nel libro procedono in un percorso cronologico, mettendo a confronto donne- Lilith e donne- Eva che hanno vissuto più o meno nello stesso periodo storico.
I ritratti di donne, dalla dea Iside alla partigiana Matilde Bassani, si concludono con la presentazione di due figure-simbolo importanti della letteratura del nostro Novecento: Modesta de “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza e Jo March di “Piccole donne” di Louisa May Alcott.

Alla serata di presentazione del libro, oltre all’Autrice, saranno presenti:
Rossella Del Prete- Storica Economica Unisannio- Presidente Kinetès
Chiara Tortorelli- Scrittrice ed Editor
Raffaele Messina- Scrittore e Saggista
Luisa Ciccone- Docente- Specialista di lettura

Gli intermezzi musicali di danza e musica, a tema, saranno a cura di Selena Sacco e Laura Paolillo, due artiste campane di musica tradizionale.

Note biografiche Patrizia Bove:

Patrizia Bove è nata a Napoli ma vive in Valle Telesina dove si dedica al volontariato culturale. É sposata, ha due figli ed è nonna di due bellissimi nipoti. Ha pubblicato un romanzo storico-biografico “Se bastasse un momento di gioia”(Ed.2000diciassette) e due raccolte di racconti “Un posto per andar via” (IOD Edizioni) e “Dodici note-storie di donne e musica”(IOD Edizioni) che hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio “Poesia, Prosa e arti figurative 2018-Accademia Internazionale Il Convivio”, il “Premio speciale “Megaris- XXIX edizione in Costiera Amalfitana 2021”, il Premio “L’Iguana- Omaggio ad Anna Maria Ortese e Gerardo Marotta 2022”e il “Premio Napoli Cultural Classic 2022 per la scrittura edita”. Suoi scritti e racconti sono riportati in Antologie letterarie. Collabora con il sito l’Enciclopedia delle donne con testi biografici dedicati al mondo femminile e con il blog Letteratura e Cultura al femminile.
Impegnata nel sociale, è membro di numerose associazioni culturali. Socia fondatrice del Rotary Club Valle Telesina, ne è stata Presidente nell’anno rotariano 2007-2008. Attualmente è Presidente dell’Associazione Massimo Rao- ETS che si occupa della promozione e divulgazione dell’arte del pittore sannita.
Ha una pagina social dal titolo “Una stanza tutta per me”, sulla quale pubblica anche racconti inediti e poesie. Come la scrittrice Virginia Wolf, da cui ha tratto ispirazione, crede che: “le donne devono sempre ricordarsi chi sono, e di cosa sono capaci. Non devono temere di attraversare gli sterminati campi dell’irrazionalità e neanche di rimanere sospese sulle stelle, di notte, appoggiate al balcone del cielo:”